Sorrento
Chi giunge nella Penisola Sorrentina, non trova che spettacoli chiari e riposanti, orizzonti luminosi e sereni. In tutto il mondo linvito dolcissimo della canzone "Torna a Surriento", i quadretti della classica "Tarantella" quelli della penisola, che appare attraverso un velario rosa nella cornice degli aranci e degli ulivi hanno contribuito a suscitare nei viaggiatori di tutti paesi un cocente desiderio e linfinita nostalgia della visita a questa penisola, della quale il nome stesso è tutta un'armonia. Così come l'intera penisola fu cara ai Greci ed ai Romani, e poi, durante il periodo medioevale e nelI'800 fu animata da una vita industre ed operosa, uguale predilezione hanno dimostrato per queste plaghe nei loro lunghi soggiorni principi e sovrani, poeti, scrittori ed artisti desiderosi di dimenticare laffaticante vita di ogni giorno.
Sorrento e la sua splendida penisola sono il soggiorno ideale per
chi è desideroso di ritemprare lo spirito con lunghi e sereni riposi.
MONUMENTI DARTE - Nella Piazza Tasso si notano la statua di Sant Antonio ed il
monumento al Tasso, nonché la chiesa del Carmine. Alla strada Pietà, facciata di casa
Veniero, con decorazione in stile siculo-normanno, e Palazzo Correale del '400, con
finetre a sesto acuto e portale durazzesco. Al Corso, il Duomo, con facciata romanica,
portale del 1479, e buone tele di Orazio e Nicola Malinconico di Giacomo del Po e di
Silvestro Buono. Nella strada San Cesareo, il sedile Doninova, loggia del XV secolo,
con cupola e mattonelle di maiolica del 600 e, nell'interno, stemmi delle famiglie
nobili ascritte.
Nella Piazza SantAntonino, con la statua del Santo, del Solari (1879), l'antica chiesa che s'intitola al Patrono. Nella strada ad ovest, la chiesa di San Francesco e relativo convento, con grazioso, piccolo Chiostro del '300. Accanto, la Villa Comunale e l'albergo Tramontano (casa di nascita di Torquato Tasso); per la via Vittorio Veneto, si giungerà al Piazzale col monumento ai Caduti dello scultore Jerace, e, quindi, alla Grande Marina, passando per una delle due parte sul mare nelle antiche mura. A via San Nicola al n. 29, Casa Sersale, ove nel 1577 dimorò il Tasso, ospite della sorella Cornelia. Poco lontano, la chiesa dellAnnunziata. Da Piazza Tasso, per via Correale, si giunge alla seicentesca Villa dove è ordinato l'interessante Museo. Museo Correale: dovuto alla munificenza dei Conti Correate che donarono, insieme, con le preziose raccolte, la bellissima, villa ed il parco circostante. Dalla rotonda del parco si ammira il quadro del Golfo di Napoli, così come amarono dipingerIo, dalla divina penisola, i pittori italiani e stranieri. Il Museo comprende una sezione archeologica a pianterreno, che raccoglie marmi greci, romani e bizantini; tra i quali è importante la cosiddetta Base di Augusto (Ara Sacrificale di una, statua di età augustea). Nei due piani superiori sono raccolte di mobili, quadri, ceramiche, orologi, pastori da presepe, porcellane del '600 e de' '700 napoletano. Varie. sale sono consacrate alla Scuole dl Posillipo, con dipinti di Pitloo, Vianelli, Duclère, Gigante e dei più rappresentativi pittori dell800 napoletano.