Osservatorio Geofisico di Casamicciola Terme
Via Grande Sentinella, 1 - 80074 Casamicciola Terme (NA)
Dopo il disastroso terremoto del 23 luglio 1883 fu istituito (1891) un Osservatorio Geosismico,
che fosse destinato a compiere non solo osservazioni geodinamiche ma anche
tutte le osservazioni geofisiche che potevano essere di qualche interesse
per l'isola d'Ischia.
Il terremoto del 1883 fu un evento decisivo per lo sviluppo della sismologia
in Italia; spinse il Governo a realizzare rapidamente l'Osservatorio di
Casamicciola sulla collina della Sentinella e ad organizzare su tutto il
territorio nazionale un efficiente servizio sismico costituito da una fitta
rete di osservatori e di uffici telegrafici per la trasmissione dei dati ad
un ente centrale, che era l'Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica
di Roma.
L'Osservatorio di Casamicciola fu il primo di
questa rete ed era definito del primo ordine, del senso che era dotato di un
sistema autonomo ed era particolarmente attrezzato.
L'istituto possiede un dispositivo molto originale ed efficace per la registrazione dei
terremoti, ideato e costruito fin dal 1885 dal suo primo direttore
Giulio Grablovitz (1848-1928).
Si tratta della "Vasca sismica"
costituita da un pozzetto colmo d'acqua, che oscillando durante un evento sismico, faceva
muovere un galleggiante che trasmetteva i movimenti, attraverso opportuni meccanismi, ad
un registratore, con questo sistema registrò il
terremoto di San Francisco nel 1906, l'eruzione del Vesuvio nell'aprile del
1906 e il terremoto di Valparaiso in Cile sempre nel 1906.
All'Osservatorio collaborò, poco più che
ventenne, Giuseppe Imbò, che divenne più tardi direttore sia
dell'Osservatorio Vesuviano che dell'Istituto di Fisica Terrestre
dell'Ateneo (1935-1970). Nel 1923 per motivi economici il Governo ne sospese
i finanziamenti.
Dopo la morte del Grablowitz, gli studi furono continuati dal Prof.
Cristoforo Mennella (1907-1976).
In qualità di ultimo direttore, vi effettuò anche osservazioni e studi
meteorologici che lo condussero a pubblicare numerosi lavori tra i quali un
libro sul clima d'Italia che, ancora oggi, è un riferimento indispensabile.
Rilevanti
anche gli studi geologici effettuati dal famoso scienziato
Alfred Rittmann.
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