PSORIASI |
Dal punto di vista dell'obiettività clinica dermatologica la psoriasi è una malattia di natura eritematosquamosa. Le lesioni hanno pertanto una duplice componente: l'eritema (arrossamento della pelle determinato da vasodilatazione delle arteriole del derma) e la formazione delle squame. Le squame si vengono a formare al di sopra della componente eritematosa, che funge da base per la lesione; le squame hanno un aspetto del tutto particolare, essendo argentee, spesse, nelle lesioni floride particolarmente abbondanti. L'aspetto e le caratteristiche della lesione psoriasica trovano giustificazione nella patogenesi della malattia che, è bene dirlo subito, ha una eziologia del tutto sconosciuta. Per ragioni non note l'epidermide psoriasica, nei punti in cui si formano le lesioni, presenta un ciclo maturativo cellulare assai più veloce del normale (alcuni autori parlano addirittura di soli due giorni necessari perché una cellula migri, corneificandosi completamente, dagli strati basali dell'epidermide fino allo strato più superficiale, contro i 20 giorni che sono necessari nella cute normale). Ne deriva un accumulo notevole di cellule corneificate, che costituisce per l'appunto l'obiettività squamosa di cui si è detto. L'eritema sarebbe una manifestazione secondaria all'irritazione provocata dal fenomeno, ma comunque sempre presente; la membranella lucida che si vede quando si scollano le squame è invece costituita dalle poche cellule dello strato malpighiano che, rimosse, mettono a nudo il derma che sanguina dai vasellini papillari. La localizzazione delle lesioni psoriasiche è unicamente ristretta alla cute, le mucose essendo costantemente intatte. Questo fatto si puó forse spiegare in base alla diversa cinetica di riproduzione delle cellule di rivestimento delle mucose, che di per sé è già molto veloce. Le sedi elettive di localizzazione delle lesioni della psoriasi, che assieme all'obiettività della lesione stessa permettono di fare una diagnosi sicura, sono quelle estensorie: i gomiti, le ginocchia, le facce estensorie degli arti. Il sacro è particolarmente colpito, come puó esserlo il cuoio capelluto.